Intervista esclusiva con il campione mondiale di Poker Hossein Ensan

Intervista esclusiva con il campione mondiale di Poker Hossein Ensan

Nel Poker, ci sono giocatori che emergono grazie a una preparazione matematica e una dedizione costante. Altri, invece, si distinguono per esperienza, intuito e un approccio più selettivo ai tornei. Hossein Ensan appartiene a questa seconda categoria. Campione del Main Event delle World Series of Poker (WSOP) nel 2019, Ensan ha accumulato oltre 13 milioni di dollari in vincite con soli 56 piazzamenti a premio. Un risultato impressionante, reso ancora più straordinario dal fatto che ha raggiunto il vertice del poker mondiale senza appartenere alla nuova generazione di grinder. Abbiamo avuto l'opportunità di intervistare Ensan per scoprire il segreto del suo successo, la sua filosofia di gioco responsabile e il suo percorso nella realtà del poker.

 L'ascesa nel mondo del poker

Come ha iniziato la sua carriera? Ensan racconta di aver iniziato a giocare dopo essersi trasferito in Germania alla fine degli anni ’80. Per molti anni, il poker è rimasto solo un hobby, un passatempo da condividere con gli amici. La vera svolta è arrivata nel 2013, quando ha deciso di partecipare a tornei più importanti. Il suo primo piazzamento a premio in un torneo live è arrivato proprio in quell'anno, segnando l’inizio della sua ascesa nel circuito internazionale. In pochi anni è passato dai primi tornei a vincere milioni. Il momento chiave della sua carriera è stato l’EPT di Barcellona nel 2014, quando è riuscito a raggiungere il terzo posto e a vincere oltre 650.000 euro. Quell’esperienza gli ha dato la consapevolezza di poter competere con i migliori giocatori al mondo. Da lì, ha iniziato a partecipare a più eventi di alto livello, come gli EPT e le WSOP, consolidando la sua reputazione in questo gioco di carte.

La vittoria al Main Event WSOP 2019

 Nel 2019 abbiamo assistito alla sua consacrazione con la vittoria al Main Event WSOP. Ensan ricorda quel torneo come un’esperienza incredibile. Il Main Event WSOP è il torneo più prestigioso al mondo e sapere di essere arrivato fino in fondo è stato un sogno che si avverava. La tensione del final table è stata altissima, soprattutto nell'heads-up contro Dario Sammartino. L'italiano si è rivelato un avversario estremamente abile, ma Ensan è riuscito a mantenere la calma e a giocare. Parlando del momento decisivo in heads-up, Ensan racconta che ha dovuto rimanere molto concentrato, cercando di non farsi sopraffare dalla pressione. Sammartino ha giocato in modo aggressivo, mettendolo più volte in difficoltà, ma alla fine Ensan ha trovato il colpo giusto. Con una coppia di K ha sigillato la vittoria, portando a casa il titolo e i 10 milioni di dollari del primo premio. Un’emozione indescrivibile, un sogno che si trasformava in realtà.

L’approccio al poker e la filosofia di gioco

Nonostante i suoi straordinari successi, Ensan non si considera un professionista a tempo pieno. Per lui, è una passione, non un lavoro. Ha vinto molto e partecipa ai tornei più importanti, ma non gioca continuamente come molti altri professionisti. Preferisce selezionare gli eventi con attenzione e bilanciare il gaming con la sua vita personale.

Quali sono gli aspetti più importanti nel suo stile? Ensan attribuisce grande importanza all’intuizione e alla capacità di leggere gli avversari. Per lui, questo game non è solo matematica e strategia, ma anche psicologia. Capire cosa sta pensando un avversario, individuare i suoi punti deboli e sfruttarli a proprio vantaggio sono elementi chiave per avere successo ai tavoli. Inoltre, la pazienza è fondamentale: sapere quando aspettare il momento giusto per attaccare fa la differenza tra un buon giocatore e un campione.

Gli anni dopo la vittoria

Dopo il trionfo al Main Event WSOP, Ensan ha continuato a ottenere ottimi risultati. Nel 2019, poco dopo la vittoria a Las Vegas, ha ottenuto un terzo posto al Platinum High Roller delle WSOPE di Rozvadov. Poi, nel 2022, ha chiuso 14° all’EPT di Praga. Anche se gioca meno spesso rispetto ai grinder più attivi, cerca sempre di dare il massimo nei tornei a cui partecipa. Ha mai pensato di dedicarsi esclusivamente al poker online? Ensan è chiaro su questo punto: no, il popolare poker online non è il suo stile. Preferisce il gioco live, l’interazione con gli avversari, la possibilità di leggere il linguaggio del corpo e l’emozione dal vivo.

Consigli per i nuovi giocatori

Quali consigli darebbe a chi vuole migliorare? Ensan sottolinea l’importanza dello studio. Ci dice che questo gioco di carte è complesso e richiede una combinazione di strategia, gestione del bankroll e abilità psicologica. Guardare i migliori giocatori, analizzare le loro mosse e capire il perché delle loro decisioni è fondamentale per migliorare.

E per chi vuole competere nei tornei live? Serve molta pazienza e disciplina. Nei tornei live, le strutture sono più lente e bisogna sapere gestire la propria energia e concentrazione per molte ore. Inoltre, il campione consiglia sempre di mantenere un atteggiamento positivo. Parliamo di un game in cui le oscillazioni sono inevitabili; quindi, bisogna essere pronti a gestire sia le vittorie che le sconfitte con lucidità.

Considerazioni finali

 L’intervista con Hossein Ensan ci ha permesso di entrare nella mente di un campione atipico, che ha raggiunto il vertice mondiale con un approccio basato su esperienza, intuizione e selezione strategica dei tornei. La sua vittoria al Main Event WSOP 2019 rimane uno dei momenti più iconici nella storia di questo tablegame, dimostrando che, anche in quest’epoca l’abilità nelle sessioni live può ancora fare la differenza.